STATISTICHE

In Italia i pazienti affetti da epilessia sono circa 500.000, di cui circa 125.000 con forme resistenti alla terapia farmacologica.
L’incidenza annuale di epilessia in Italia è di 33,1 nuovi casi per 100.000 abitanti, per un totale di 29.500-32.500 nuovi casi per anno.
La prevalenza in Europa nella popolazione generale si attesta al 6‰: nell’età infantile e adolescenziale è del 4,5-5‰, nell’età adulta del 6‰ e dopo i 65 anni del 7‰.
Un’indagine condotta su scala nazionale ha evidenziato che a livello di pronto soccorso l’epilessia è tra le più frequenti cause di consulto neurologico.
I costi diretti dell’epilessia sono molto variabili e significativamente correlati con la gravità della malattia e la risposta al trattamento.
Le principali fonti di spesa consistono nei ricoveri ospedalieri (dovuti a prima diagnosi o alla persistenza di crisi) e nelle terapie farmacologiche (in particolare nell’utilizzo sempre più frequente dei farmaci antiepilettici di nuova generazione).
A questi costi vanno aggiunti quelli indiretti, come la perdita di ore lavorative e quindi di produttività, e il notevole impatto che l’epilessia ha sulla qualità di vita del paziente stesso e, spesso, su quella dei suoi familiari.
A causa della frequenza, della durata, del grado di handicap per i pazienti, del costo e dell’impatto sociale, l’epilessia è stata inclusa nel gruppo delle malattie sociali ai sensi del DM del 5 novembre 1965, pubblicato sulla GU n.44 del 19 febbraio 1966. (Relazione sullo Stato Sanitario del Paese 2009-2010- Ministero salute)